La casa della danzatrice.
E’ stata chiamata così, in Comune, quando abbiamo chiesto i permessi
per demolirne una parte e costruire lo studio di danza.
Era la casa delle vacanze estive, come si usava una volta, raggiungibile in barca da Venezia.
Oggi è la nostra casa, e desideriamo sia un luogo di serenità e creatività
dove accogliere chi partecipa ai corsi, amici, nipoti e viandanti:
un rifugio per artisti del vivere.